Parliamo spesso di case e di come, ognuno di noi, può fare la sua parte per migliorare le condizioni energetiche della propria abitazione. Ma spesso installiamo anche nuovi serramenti all’interno di alberghi e strutture ricettive di vario tipo. 

Proprio in quest’ottica quindi è importante ricordare che è in arrivo 1 miliardo e 380 milioni di euro da parte dello Stato per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione energetica e sismica di alberghi, agriturismi e strutture ricettive. 

Cos'è il FRI-Tur?

Si chiama FRI-Tur (Fondo Rotativo Imprese del Turismo) e, altro non è che l’attuazione della Misura M1C3 Investimento 4.2.5. del PNRR e si rivolge proprio ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari, ma anche parchi tematici… tutte quelle realtà che potrebbero aver bisogno di sistemare e apportare migliorie alle proprie strutture. Sull’apposita piattaforma web, le realtà interessate possono scaricare tutta la documentazione che si può inviare a partire da oggi, 1°marzo 2023.

Quali investimenti si possono finanziare?

Quali investimenti possono essere finanziati quindi grazie al FRI-Tur? Si parla di investimenti che vanno dai 500mila euro ai 10 milioni di euro, finalizzati ovviamente alla miglioria in termini di sostenbilità energetica, ambientale e anche digitalizzazione. Nello specifico si parla di:

• riqualificazione energetica

• riqualificazione antisismica

• manutenzione straordinaria

• restauro

• risanamento

• realizzazione di piscine

• acquisto o rinnovo arredi

Chiaramente però il 50% dei fondi e delle risorse è destinato unicamente a tutte le attività mirate alle riqualificazione energetica.

Questi fondi potranno essere usufruiti in due modi:

1. Contributo diretto alla spesa, tenendo conto delle percentuali massime coerentemente anche con i target previsti dal PNRR

2. Finanziamento agevolato con una durata tra i 4 e i 15 anni. A questo dovrà essere ovviamente abbinato anche un finanziamento bancario. 

Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.

A partire da oggi quindi si possono richiedere le agevolazioni che saranno concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo deroghe decise in itinere.