Categoria: Mondo Serramenti
Data pubblicazione: 25/11/19 • Autore: lauralock
Il legname da costruzione è utilizzato in edilizia per la fabbricazione di edifici e altri elementi accessori della casa. In passato il legno è stato il principale strumento adottato nella realizzazione di edifici civili e religiosi, particolarmente apprezzato per la sua resistenza e per motivi simbolici, in quanto considerato elemento “vivo”.
Si pensi che la più antica costruzione in legno vivente ha 1300 anni ed è la pagoda di Horyuji, in Giappone.
L'uso del legno come materiale da costruzione è stato preponderante fino al XIX secolo, quando iniziarono ad affermarsi il cemento armato e l'acciaio. Il legno è stato via via sostituito da materiali più “moderni”, e relegato ad alcuni campi limitati dell'edilizia. In Nord Europa e nell'America Settentrionale, invece, il suo utilizzo non si è mai arrestato.
Negli ultimi anni, tuttavia, soprattutto in relazione all'affermarsi di una nuova sensibilità ecologica, si è iniziato a valorizzarne gli aspetti di sostenibilità ambientale e a studiarne le molteplici potenzialità in ambito edilizio. Particolarmente apprezzato per le finiture interne, garantisce una funzionalità estetica oltre che strutturale.
Il legno ha eccellenti qualità che ne rendono un materiale indispensabile nell'edilizia. Se coltivato in condizioni di sfruttamento sostenibile, rappresenta una preziosa risorsa per il nostro benessere e quello delle nostre abitazioni.
Ecco quali sono i principali vantaggi dell'utilizzo del legno da costruzione:
1) Sostenibilità
2) Buona resistenza termica e meccanica
3) Buone caratteristiche isolanti
Il legno, rispetto al cemento la cui produzione determina la formazione di diossido di carbonio (CO²), è capace di assorbire dall'atmosfera questo elemento per produrre ossigeno, ed è una risorsa rinnovabile. Presenta inoltre ottime caratteristiche statiche, in quanto naturalmente elastico e capace di sopportare deformazioni, e quindi adatto anche a costruzioni in aree sismiche. Infine, il legno ha una conducibilità termica molto inferiore rispetto a quella del calcestruzzo, e questo garantisce un'ottima opportunità per l'isolamento termico e acustico, e il conseguente risparmio energetico.
Dal momento che si tratta di un elemento di origine naturale, le sue caratteristiche e le proprietà variano sensibilmente. Per poterlo adottare in maniera appropriata in edilizia, il legno da costruzione viene classificato in base alla sua capacità di resistenza e rigidezza, elementi che possono variare in base alla posizione del carico rispetto alla “fibratura”, e alle condizioni di umidità.
In Italia il legno viene classificato anche in funzione degli utilizzi e delle finalità costruttive e regolamentato da precise normative. Queste ne individuano le classi di utilizzo (UNI EN 335: 2013), la durabilità naturale (UNI EN 350), la classe di resistenza del legno massiccio (UNI EN 338/ UNI 11035), e la classe di resistenza del legno lamellare (UNI EN 14080).
Si distinguono perciò le seguenti categorie:
Legno massiccio a spigoli vivi (taglio a sezione quadrata o rettangolare)
Legno massiccio con spigoli smussati
Legno lamellare (tavole di legno sovrapposte e incollate a fibre contrapposte)
Legno ricostruito in pannelli (derivati dalla riduzione in segatura e trucioli del legno)
Legno ricostruito in blocchi (piccoli elementi modulari)
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